Lungro: città del Sale e del Mate
La Calabria, terra di conquiste e di fughe, di popoli perseguitati. saccheggiati e oltraggiati, racchiude luoghi che ti rubano il cuore con la loro storia misteriosa. Uno di questi luoghi è Lungro, una delle otto comunità albanofone che si trova nel Parco Nazionale del Pollino.
Lungro, immersa in un paesaggio naturale dominato da boschi di castagno e faggio, domina sul meraviglioso Golfo di Corigliano.
La storia di Lungro
La storia identitaria di Lungro è legata all’arrivo degli albanesi, che fuggirono dall’Epiro e dall’Albania, a causa delle incursioni turche e nelle terre di Calabria e Sicilia, furono accolti con grande generosità.
Il nome Lungro o Ungrum pare possa derivare dell’enorme umidità presente in quel territorio, poochè ci sono circa 40 sorgenti. Attraversando i vari tornanti montani, la segnaletica ci indica la zona della Salina, dove si commerciava il Sale di Lungro, esportato attraverso la Via del Sale.
Il Museo del Sale di Lungro
Il Museo del Sale di Lungro è stato inaugurato a Maggio del 2022 e racconta la storia di un mestiere antichissimo. Entrare in esso significa osservare, riflettere e capire come i salinari arrivassero nelle viscere della terra a circa 250 metri di profondità attraverso gradini di sale, dentro lunghissime gallerie buie dove nemmeno tra di loro riuscivano a vedersi, ma ascoltavano solo il rumore dei picconi. La giornata di lavoro iniziava all’alba e prima di entrare in galleria, si affidano a San Leonardo.
L’Eparchia di Lungro
La città di Lungro è interessante a livello storico-artistico e culturale, poiché proprio a Lungro fu istituita la sede della prima Eparchia d’Italia nel 1919 continuando quel legame con Costantinopoli.
L’eparchia di Lungro degli albanesi dell’Italia continentale comprende le comunità italo-albanesi rimaste fedeli al tradizionale rito religioso.
Il rito è ricco di fascino e molteplici sono i simbolismi presenti ed è legato ancora oggi, alla liturgia cantata di San Giovanni Crisostomo.
Le comunità sono sparse in 4 regioni dell’Italia centro-meridionale e in 5 province (Cosenza, Potenza, Bari, Lecce e Pescara), per un totale di 26 comunità con 30 parrocchie.
La Cattedrale di San Nicola da Mira
La Cattedrale di San Nicola da Mira fu realizzata nel XVIII secolo da maestranze napoletane dopo la distruzione della precedente e si impone per la sua vastità tra tutte le altre chiese del circondario.
La facciata esterna è stata più volte rimaneggiata ed oggi, si presenta in forme neoclassiche. Fu progettata dall’architetto Armentano nel 1922.
La pianta si presenta di tipo basilicale a tre navate in stile barocco. E’ ricca di meravigliosi mosaici e presenta il Cristo Pantocratore che ricopre l’intera superficie della cupola centrale.
Questa grande opera e quella della cappella del fonte battesimale, sono state eseguite dal pittore albanese Josif Droboniku.
Lungro, città del Mate
Il rito del mate è una bevanda argentina molto diffusa tra gli abitanti di Lungro, località rinomata per questa pratica. La sua diffusione iniziò dopo l’unità d’Italia, quando gli emigrati rientrarono dall’Argentina nella regione calabrese. Il nome della bevanda deriva dalle foglie di Mate, un’erba comune in America Latina che viene utilizzata per la sua preparazione.
Anna Straticò pratica il rito del mate presso la sua abitazione, dove accoglie turisti provenienti da ogni parte del mondo per far gustare questa bevanda.
Non perdere l’occasione di conoscere la storia di questo luogo, il riscatto di un borgo che rinasce e rivive grazie all’arte e alla cultura.
Se siete curiosi di visitare Lungro, la Città de Mate e del Sale, contattateci, vi faremo scoprire una Calabria Straordinaria. Se questo nuovo viaggio nelle tradizioni calabresi ti è piaciuto, CONDIVIDILO oppure LASCIA UN COMMENTO. Grazie!!!
Autore – Mariella Rose
Guida turistica abilitata in Calabria.
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