Clemì e le Clementine di Calabria
Cari Amici,
la Calabria e le sue realtà virtuose non finiscono mai di sorprenderci. In questo nuovo racconto, ho deciso di narrarvi la storia di un’azienda situata nella pianura più estesa della Calabria, la piana di Sibari.
La Sibaritide è una zona ricchissima, nota non solo per la sua storia legata all’antica Sybaris, una delle più potenti polis della Magna Grecia fondata durante l’VIII sec. a.C., ma anche per i diversi prodotti che rendono la Calabria, un luogo ricco di tesori da far conoscere.
La storia delle Clementine
Tra le tante unicità di questo territorio non possiamo non menzionare uno degli agrumi più coltivati nella piana di Sibari, le Clementine.
L’albero di clementine ha una storia relativamente recente, difatti è nato dall’innesto tra il classico mandarino e l’arancio amaro. Ne è derivato un frutto sferoidale, dal colore arancio, apirene, con buccia sottile, con spicchi dolci e succosi.
Un delizioso agrume la cui scoperta è avvenuta solo alla fine del XIX sec. attraverso semine dirette effettuate da Padre Clément, direttore di un orfanotrofio in Algeria, dal quale pare abbiano preso il nome.
Secondo un’altra ipotesi, invece, l’ibrido sarebbe molto più antico e la sua provenienza è riconducibile all’Asia; Padre Clément avrebbe dunque semplicemente portato l’innesto in Occidente.
Solo a partire dagli anni trenta del ‘900, la coltivazione delle clementine si è diffusa in Calabria, trovando il loro habitat naturale. Sono diventate una coltura estremamente importante per l’economia del luogo e hanno ottenuto il prestigioso marchio IGP.
Le proprietà benefiche delle Clementine
Le clementine non sono solo ricche di vitamina C, ma anche di vitamine del gruppo B e A, basta consumarne una piccola quantità al giorno, per soddisfare il fabbisogno quotidiano di vitamine.
Questi agrumi contengono carotene e sono ricchissimi di sali minerali preziosi per la nostra salute quali ferro, magnesio, calcio e fosforo utili per contrastare l’osteoporosi. Le clementine sono facilmente digeribili e sono anche ricche di fibre, assicurando un regolare funzionamento dell’intestino.
Secondo alcuni studi, pare che bere un bicchiere di succo di clementine di Calabria al giorno riduca il rischio di sviluppare tumori al fegato e al tratto digestivo.
Le coltivazioni di Clementine in Calabria
Le clementine vengono raccolte nelle diverse province calabresi ed esportate da ottobre fino fine a febbraio. Sono largamente consumate al naturale, ma alcune aziende hanno deciso di utilizzarle per produrne altri prodotti.
Una di queste, l’impresa Medi Mais Calabria s.r.l., specializzata nella commercializzazione di succhi concentrati da diversi anni, operante nella zona di Corigliano Calabro, ha dato vita ad una bevanda unica Clemì, il primo succo made in Calabria, a base di clementine della piana di Sibari.
Clemì, la prima bibita calabrese a base di Clementine IGP
Clemì si differenzia dalle tante bibite in commercio per le sue qualità, difatti contiene il 20% di succo di Clementine. È una bevanda gluten free ed è senza conservanti e non contiene coloranti, caratteristiche che accontentano tutti le tipologie di clienti, dai bimbi alle famiglie fino agli atleti.
La lattina di Clemì si è velocemente affermata nel panorama delle bevande diventando ben presto un must nel settore HORECA.
Dal 2016 l’azienda sta investendo sulla ricerca di nuovi prodotti a marchio Clemì, a base di clementine, proprio per valorizzare il prodotto principe della Piana di Sibari, famoso in tutto il mondo per le sue qualità organolettiche.
Nel 2018 la bibita Clemì si è aggiudicata il Premio Oscar Green al Concorso Nazionale indetto da
Clemì è una bibita nata dopo diverse sperimentazioni, leggermente gassata e che presenta un colore arancio naturale. Negli ultimi anni l’azienda ha prodotto anche glasse utili a guarnire primi piatti, secondi e torte.
Di questo agrume si utilizzano anche le bucce che vengono cedute agli impianti di biogas per la produzione di gas ed energia elettrica.
Muclem, il primo museo delle Clementine al mondo
I tre fratelli Gallo nel luglio 2018 hanno inaugurato il primo museo al mondo dedicato alle clementine, il Muclem. Pierluigi Gallo, amministratore dell’azienda, sostiene che il Mucleum racconti la storia della nostra terra, guardando al futuro, ma non dimenticando quanto è stato fatto nel passato.
Un percorso agricolo, storico, culturale e artistico capace di far splendere questa terra di luce propria. Il Mucleum è visitabile tutti i giorni su prenotazione.
Cosa aspetti? Prenota anche tu una visita guidata al Mucleum e lasciati sorprendere dalla bellezza della Sibaritide.
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Autore – Alessandra Scanga
Storico dell’arte e Guida turistica in Calabria.
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